RUMINATIO SINODALE – 05 – I COMPAGNI DI VIAGGIO
Quinta ruminatio sinodale sempre sul prima tema del Sinodo universale: i compagni di viaggio.
«Unicuique suum», cioè «A ciascuno il suo», come è giusto che sia. È questa un’antica espressione della lingua latina per sancire e per riconoscere ad ogni persona il suo diritto di ricevere e di essere proprietaria delle proprie cose: a ciascuno la sua terra, la sua casa, la sua famiglia, la sua storia, la sua felicità… e così via. È una locuzione, appunto, che va bene per tutto; e va bene anche per il sentiero della vita: a ciascuno il suo.
Dentro il groviglio degli infiniti sentieri, ogni persona vive del suo percorso. È il filo dei pensieri della propria mente e quello sottile delle emozioni del proprio cuore, così come quello ancora, tutto avvolgente, della propria sofferenza e della delicatezza della gioia. È così che ogni sentiero si impreziosisce di mille colori, perché è ad ogni passo che le persone rivelano quanto stanno vivendo dentro di esse, passi alla luce della bellezza, altri oltre il varco delle insenature buie ed oscure del proprio sentire.
Nell’intreccio dei sentieri, nelle sfumature dai mille colori, ecco i vissuti di ciascuno, la melodia e il ritmo del cuore di tutti, così come l’armonia o il saliscendi dei valori e degli stili di vita di ogni persona, perché ogni uomo ed ogni donna è di suo sentiero di vita.
Si è compagni di viaggio così, avvolti dentro le proprie storie personali, secondo il sentiero multicolor proprio di ciascuno.
Buona settimana.
