RUMINATIO SINODALE – 62 DIALOGARE
Sessantaduesima ruminatio sinodale sul sesto tema del Sinodo universale: dialogare. Per leggere tutte le Ruminatio vai al seguente link ruminario sinodale
Non siamo fatti solo di parole. C’è anche un vento contrario ad esse, gravido di quel tipo di silenzio che lungo la via della nostra vita sa ritrovare sempre una porta socchiusa dove infilarvisi dentro. E ad attendere la voce del silenzio ci siamo sempre noi.
È stata l’esperienza delicatissima che Gesù ha vissuto per primo con tante persone, allorquando si è messo lui stesso in viaggio lungo le infinte strade di altrettante infinite storie personali di donne e uomini del suo tempo. Ricordiamo moltissime cose di lui, lo vediamo e lo riconosciamo lì accanto, proprio nei momenti difficili e bui dell’incedere dei più fragili, lungo sentieri ancora tutti da esplorare.
Come allora, lui è ancora qui, accanto non solo a chi si definisce credente e praticante, ma prossimo di quanti accettano di condividere l’orizzonte del loro evolversi dentro la consapevolezza di quanto lui ha amato tutti, fin dal loro primo respiro, e di come adesso stia amando ancora ciascuno di noi. Forti della sua esperienza di Figlio, tutto ci ha insegnato; anche come affrontare sofferenza e dolore, tutto nel profondo del cuore, la dove i tatuaggi sul cuore nessuno li vede, se non chi ha gli occhi dell’amore.
È dentro una vicinanza fatta di delicata presenza, di sottili silenzi, di sguardi di cuore che riprendiamo la voglia di respirare la bellezza della vita; tenere per mano la speranza non di cose che chissà come saranno, ma come sentiamo esse sono già adesso, perché piene di memoria e di fiducia, quelle trasformanti di un Dio ritrovato, risentito qui seduto accanto.
Il senso della storia della nostra vita è tutto dentro un dialogo di cose più che vere, più che giuste, in mezzo a mille scatole con dentro ognuna il segreto di quel po’ che ci serve per continuare a vivere il senso del nostro viaggio.
Anche se qualche volta ci ritroviamo all’improvviso dentro le più diverse fatiche della vita, anche se scuri di cuore, è il ritmo di una amicizia come quella con Gesù che ci apre ad un destino di eternità.