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Nulla cambia, con o senza T

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RUMINATIO SINODALE – 64 CRITERI ECUMENICI

Sessantaquattresima ruminatio sinodale sul settimo tema del Sinodo universale: criteri ecumenici. Per leggere tutte le Ruminatio vai al seguente link ruminario sinodale

«Vie» e «Vite» non sono parole uguali, certo. Ma basta aggiungere o togliere ad esse una conso-nante, la lettera T, e la differenza di pensieri, di emozioni e di storie è fatta. La certezza di una differenza non è data solo dalla scelta di che cosa togliere, ma anche dall’aggiungere quel qualcos’altro che pone in risalto la singolarità di due realtà che, pur nella differenza, possono conservare reciproci elementi di unità e di significato. Ogni via porta dentro di sé una vita, ogni vita è una via nel mondo.

Con negl’occhi l’esempio aggregante del Risorto, nel cuore e nella mente di moltissimi credenti è presente un intreccio di vissuti lungo vie e vite di Vangelo, là dove ciascuno ha sperimentato come sia stato possibile risorgere dalle proprie ceneri, dentro un continuo processo di riemersione dal Male.

Benché talvolta disorientati di fronte alle innegabili reciproche disarmonie di pensiero e di azione delle diverse esperienze ecclesiali, che si tratti di Cattolici, di Riformati, di Ortodossi o di Anglicani, ci sentiamo un po’ tutti attratti da vie e da vite di confine, quando tocchiamo con mano le solidità di fede di tante donne e di altrettanti uomini che hanno puntato tutto nella vita sulla legge dell’amore.

Più che separazione e contrapposizione, in tanti autentici testimoni del Vangelo c’è un senso e una forza profonda di fedeltà al Vangelo, che ci racconta come sia oggi ancora possibile camminare tutti verso un punto condiviso di incontro e di coesione tra le diverse Confessioni; e da qui scoprire come in ogni persona sia già presente quel qualcosa di unico e di irrinunciabile, il respiro di Dio. Lavorare dentro di sé e non fuori, è questa la sfida dell’unità; educarsi alla verità che nessuno può spogliare i cristiani ecumenici di quello che essi sono, uomini e donne resi capaci dallo Spirito del Risorto a camminare all’altezza di una vita in transito sui binari dell’amore, affinché nella propria vita quotidiana ognuno giochi al meglio che può la sua parte di fratello e di sorella di tutti.