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Il Campo Base di Missione Emmaus

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Tempo di lettura: 5 minuti

OLTRE UNA PASTORALE ‘APPESA IN PARETE’

Augurando a tutti un Santo Natale, condividiamo un pezzo di cammino fatto questo anno insieme ad alcuni rappresentanti di diocesi e comunità. Una epifania per noi preziosa e bella che desideriamo rinnovare perché sentiamo che ha rappresentato per noi un grande dono.

Chi si intende di arrampicata sa che in parete occorre trovare il modo di uscire dalle difficoltà guardando verso l’alto, mai invece ripercorrendo all’indietro la via fatta, perché sarebbe estremamente complicato e soprattutto assai rischioso.

Una regola che vale anche per l’azione pastorale (pastorale giovanile, della famiglia, catechistica, liturgica …) che oggi, invece, spesso si scopre ‘appesa in parete’, incapace di procedere oltre, come di ridiscendere: una pericolosa e frustrante situazione di stallo, che non fa che aumentare ansia, incertezza, demotivazione. 

Come affrontare dunque le scivolose impervie pareti del cambiamento pastorale, come accompagnare nella salita le tante realtà e comunità ecclesiali che avvertono l’esigenza di tale cambiamento?

Una sfida raccolta con successo dai 25 componenti della prima edizione del Percorso Intro del Campo Base’ Missione Emmaus, operatori e responsabili pastorali di diocesi (Albano, Città di Castello, Mantova, Milano, Sorrento, Reggio Emila, Roma, Verona), associazioni e congregazioni religiose (Missionarie Immacolata, Case della Carità, COR).

 

Nel corso del 2022, questo gruppo di intrepidi (donne e uomini, laici e consacrati) ha lavorato con passione per aprire e percorrere ‘nuove vie’ pastorali, e fare per primi esperienza di facilitatori del cambiamento, per poterlo essere in altre comunità e realtà ecclesiali: le ‘arrampicate’ sono state intraprese attraverso la ‘direttissima del Cambio di paradigma’, il ‘passo dei Processi’, l’ascensione alla ‘guglia del Sogno missionario’, la ‘parete nord della Sperimentazione’, per concludersi con la ‘prima invernale’ della vetta del Cambiamento, lo scorso 18- 19 novembre. Senza dimenticare il lavoro di intensa condivisione di esperienze e competenze avvenuto durante la Summer School riguardo lo stile di leadership, il lavoro sui talenti, la pratica dell’ascolto attivo e della delega.

 

Un sentito ringraziamento a tutti e ciascuno per essersi affidati agli ‘sherpa’ di Missione Emmaus e un grande incoraggiamento a proseguire con coraggio e tenacia nell’accompagnare il cambiamento pastorale nelle tante realtà ecclesiali che ne hanno bisogno.

PERCHE’ UN CAMPO BASE PER IL CAMBIAMENTO PASTORALE

Assistiamo ad un rapido aumento di diocesi, comunità pastorali, congregazioni religiose e associazioni, che chiedono di essere accompagnate in efficaci processi di cambiamento: nel nostro piccolo, come Centro Studi Missione Emmaus, solo nel 2022, abbiamo seguito ben 67 percorsi di accompagnamento.

Ed è altrettanto evidente quanto pochi soggetti nella Chiesa abbiano acquisito competenze in questo ambito: “Il cambiamento è molto ma i facilitatori del cambiamento sono pochi”, si potrebbe dire riprendendo la nota massima evangelica.

Ecco allora l’intuizione e l’esigenza di realizzare un ‘Campo base’, in grado di intercettare e rispondere all’esigenza di cambiamento pastorale ed a quella di disporre di figure che tale cambiamento siano in grado di facilitarlo ed accompagnarlo: un punto dove partire per la scalata alla vetta, per rifugiarsi in caso di cattivo tempo ed aspettare il momento buono, per rientrare dopo un’impresa, riposarsi e narrare l’esperienza vissuta.

 

Un ‘Campo base’ è una realtà mobile, leggera, flessibile, ‘antifragile’, non una scuola, non un master, non un corso di aggiornamento. Il ‘Campo base’ è piuttosto una esperienza iniziatica, che non intende formare ma tras-formare coloro che vi partecipano, perché siano a loro volta in grado di tras-formare altri, la propria comunità.

Sperimentare il percorso e l’esperienza del Campo base è rendersi disponibili ad un cambio di paradigma ed all’adozione di un approccio all’agire pastorale radicalmente diverso dai precedenti, ovvero aprire vie nuove, solo in parte o non ancora tracciate.

 

CAMPO BASE: UN PROCESSO SINODALE

Il percorso Campo base è fortemente allineato con il cambiamento che l’attuale “sinodo sulla sinodalità” intende perseguire. Anche l’evento sinodale che stiamo vivendo, infatti, intende operare un cambio di paradigma: Papa Francesco ha cambiato lo stile del cammino sinodale: non un tema di approfondimento su cui redigere un documento (che solitamente pochi leggeranno) ma un processo: prima di camminare verso qualcosa si tratta di imparare e sperimentare il processo stesso del camminare insieme.   

 

Il sinodo sulle forme di partecipazione, missione e comunione mette l’accento sui processi prima ancora che sui progetti, avviando una fase nuova, prendendo atto dell’esaurirsi dell’approccio progettuale che aveva trovato in Italia il suo culmine e limite nel decennio sull’educare (2010-2020). 

Se, al pari dell’alpinismo classico, la pastorale corrente arrampica ancora usando vie attrezzate, corde e chiodi fissi, scalette e ferrate … il percorso Campo base cambia paradigma,  prepara e allena piuttosto alla ‘arrampicata libera’ nell’agire pastorale, ovvero non si basa su vie già conosciute e tracciate (progetti), non procede ‘in sicurezza’ ma cerca nuovi e diversi appigli (processi), utilizzando quelli naturali offerti dalla roccia o altri elementi ambientali (comunità), limitando al minimo l’equipaggiamento per contenere i danni in caso di caduta.

PER CHI DESIDERA

Forti e rincuorati dell’esito della prima edizione, vogliamo offrire anche ad altri l’opportunità di vivere l’esperienza sinodale e tras-formativa del percorso Campo base, contribuendo a generare altre figure di facilitatori e accompagnatori del cambiamento pastorale.

Per chi fosse interessato, le domande di partecipazione al prossimo Percorso Intro del Campo base dovranno pervenire al Centro studi Missione Emmaus entro il 27 gennaio 2023 scrivendo a info@missioneemmaus.com.

Qui sotto le date ed il programma del percorso. La sede degli incontri è a Bologna.

G1 – 24 febbraio IL PARADIGMA. Far emergere i paradigmi e lavorare sulle resistenze al cambiamento
G2 – 24 marzo IL PROCESSO PASTORALE. Cosa sono i processi pastorali e come si differenziano
Spring School 28 /04 – 1/05  ACCOMPAGNARE LE COMUNITÀ Strumenti e focus su: Forme e stili di leadership pastorale Facilitazione di processi creativi e innovazione pastorale Facilitazione processi comunicativi Facilitazione modelli e setting formativi- L’approccio narrativo Elementi di spiritualità e discernimento
G3 – 19 maggio IL SOGNO. Elaborare la visione strategica attraverso il discernimento
G4 –  23 giugno LA SPERIMENTAZIONE. Individuare, introdurre e verificare segni e azioni di discontinuità nelle prassi
G5 – 14 luglio IL CAMBIAMENTO PASTORALE. Modelli, fasi, stili, metodi e strumenti

 

MURI O PALE DI MULINO?

“Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento”, ci ricorda un detto cinese.

Il vento del cambiamento che investe la Chiesa (ed in particolare l’azione pastorale) è molto forte. Cercare di ripararsi costruendo muri dietro cui proteggersi, oppure diventare pale che il vento fa girare producendo energia nuova, è la differenza tra una risposta pastorale resiliente (ma di fatto conservativa) basata sul tener duro e superare la crisi e quella del farsi sollevare, diventare leggeri, lasciarsi andare e trasportare, ovvero vivere fragilità e leggerezza come risorse.

I primi dicono “La chiesa ha conosciuto e superato tante crisi, supereremo anche questa!” illudendosi di governare e gestire il cambiamento, magari aggiungendo “con l’aiuto dello Spirito Santo, s’intende” (come se la terza Persona della Trinità fosse l’addetto al soccorso autostradale…).

I secondi accolgono il cambiamento, intuendo che il cambiamento si affronta attraversandolo e diventando a propria volta cambiamento, convinti che “se il cambiamento ti chiede il mantello, tu dagli anche la tunica, e se ti costringe a fare un miglio, tu fanne due”.

Il percorso Campo Base offre l’occasione di vivere il vento del cambiamento pastorale come una grande opportunità di libertà e purificazione. Un ‘soffio’ epocale dentro cui agisce il ‘soffio dello Spirito’: non si tratta di procedere per aggiornamenti ma lasciare spazio a nuovi apprendimenti; non solo affrontare il cambiamento ma imparare a cambiare.

Qui sotto puoi scaricare la brochure di questa seconda edizione.