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Diario spirituale dalla quarantena

Tempo di lettura: 2 minuti

GIORNO #1

Sono trascorsi già tre anni da quando tutto ha avuto inizio. Doveva finire in un mese, poi due, poi tre e poi e poi. Negarono. Ci rassicurarono. In fondo la situazione era inquadrabile attraverso l’analisi dell’illustre virologo, della dottoressa premio Nobel, dell’esperto e dell’influencer di turno. Ora è parte di noi. L’abbiamo integrato sto’ c… di virus. È la nuova forma di immunità a cui siamo arrivati e non so se c’è più differenza tra noi e il virus, tra noi e la malattia.

La parola ‘finirà’ non è più usata nei discorsi. Andrà bene però. Occorre lo sforzo di tutti. Restare sempre in guardia. Come no! Restare sempre a casa! Eccoci.

Prima pensavi al dopo. Cosa sarà della nostra vita dopo? Tornerà tutto come prima? Tutto sarà diverso? Oggi il dopo è a che ora avrò il meet per presentare il nuovo piano strategico aziendale. Quando predisporre la console GymmiHome® per permettere ai bimbi di seguire il corso di ludo-ginnica di Sara Slim. Fare il punto con mia moglie per implementare l’intranet condominiale per l’ordine della spesa settimanale. Non scordarti per l’ennesima volta il dentifricio per Marica, non sopporta quello alla liquirizia di Luca.

Pensare che all’inizio era divertente. Ora è così, punto. Attraverso il Cube®, che mi lascia lavorare insonorizzando il resto della casa, ma permettendomi se serve di osservare quanto avviene intorno a me. Un cubo dentro un altro cubo, dentro un altro. Una vita matrioska!

Quanto l’uomo sia una specie adattabile alle condizioni che si presentano, le più impensabili, credo che sia oggi più che mai dimostrabile. Lavoro, abitudini, sport, passioni, fede. Sì anche quella. Eppure a volte penso quanto sia strana ‘sta cosa. Alla fine eravamo connessi con un Dio che non vedevamo, toccavamo. Era tutto interiore, un Cube® ante litteram. È vero che la Chiesa aveva già preceduto tutte le forme di marketing, cavolo! Ma allora adesso cosa dovrebbe cambiare se era una cosa personale, interiore? Posso sempre pregarlo, pensarlo, parlarci certo! Come prima, quanto prima o forse più. Bhé, non è così, almeno per me e quello che vedo.

Usciremo prima o poi da questa quarantena, e non credo che cambierò modo di lavorare. Il modello acquisito produce performance interessanti, efficienza piena e buona ottimizzazione risorse e costi. Ho sviluppato passioni e hobby che resteranno. Sul piano spirituale faccio più fatica a dare una risposta certa. Sembra di fare più fatica. Ecco perché ho deciso di generare come oramai facciamo in molti un InJournay®, per avere anche da parte di altri della community dei feedback. Per questo vorrei parlarvi di come sto vivendo la parte più interna di me, lo spazio della matrioska più intima e lontanamente vicina. Spero possa interessarvi e possiate condividere con i vostri InMee.

A proposito, sono Carlo, vivo a Roma, ed oggi è il 13 luglio 2023.