
Una rete internazionale per lo studio e la ricerca teologico-pastorale, che sostenga l’avvio di processi di conversione pastorale nel tempo della complessità. È questo l’ambizioso progetto dell’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense in collaborazione con il Centro studi Missione Emmaus.
Il passo inaugurale di questo cammino si auspica possa essere il prossimo 11 giugno con la giornata di studio “Abitare la complessità. Risignificare le forme di governo della Chiesa nel post-cristianesimo”. L’incontro sarà articolato secondo la metodologia orizzontale del Think Tank e ruoterà intorno a tre macro istanze: “divergenze”, “connessioni” e “orizzonti”. «Con le prime – spiega il preside dell’Istituto Paolo Asolan – intendiamo riconoscere le fatiche che caratterizzano certi contesti ecclesiali, spesso autoreferenziali e poco inclini a quel cambiamento che invece sembra sempre più necessario, in questa stagione di evangelizzazione. L’obiettivo non è quello di sminuire conflitti o diversità di opinioni o di azioni, ma di creare connessioni, imparando a discernere come è possibile per le comunità agire anche entro contesti contraddittori o inediti. Vorremmo iniziare a individuare almeno alcuni orizzonti operativi perché il senso e l’identità della teologia pastorale sono orientati ad operare scelte ecclesiali e azioni, accompagnando i processi avviati».
Saranno dieci i guest speaker che animeranno la discussione: Arnaud Join-Lambert, Michel Rebours, Rick Van Lier (Facoltà Teologica di Lovanio), Maurizio Girolami, Assunta Steccanella, Rolando Covi (Facoltà Teologica di Padova), Erica Rizziato (IMO- CNR), Paolo Asolan, Massimiliano Padula, Armando Sannino (Università Lateranense).
«La scelta di coinvolgere diverse realtà accademiche, istituzionali e formative – chiarisce Stefano Bucci di Missione Emmaus – parte dalla consapevolezza che percorsi di ricerca condivisi possano attivare processi creativi capaci di favorire il cambiamento delle strutture ecclesiali contribuendo così a realizzare la terza missione dell’università, cioè la sua interazione con la società e il contesto ecclesiale in prospettiva di crescita e sviluppo. La Chiesa oggi (anche all’indomani dell’elezione di Papa Leone XIV) sta vivendo un tempo di Grazia straordinario e, di fronte a questo, occorre integrare competenze e sensibilità, ponendosi domande che ci aiutino – come Chiesa – ad andare oltre».