RUMINATIO SINODALE – 50 CORRESPONSABILITA’
Cinquantesima ruminatio sinodale sul quinto tema del Sinodo universale: corresponsabilità. Per leggere tutte le Ruminatio vai al seguente link ruminario sinodale
Basta un pensiero, anche se piccolo, per fare scoccare subito una scintilla dentro o attorno a noi. Basta anche solo una mezza parola per accendere tra le persone emozioni di dolcezza e di empatia, oppure fuochi difficili poi da gestire; così come basta un gesto non voluto, non cercato, per ritrovarsi nella vita un po’ di tutti un segno importante e indelebile, a volte difficile anch’esso da gestire e da dimenticare.
Che si tratti di qualcosa di buono, positivo, bello, oppure il loro esatto contrario, sappiamo benissimo che pensieri, parole e azioni attingono e trovano alimento dentro l’humus di bene e di male che sta nel profondo del nostro esistere di persone, nella responsabilità delle parole.
Dentro ogni esperienza quotidiana, caratterizzata dai suoi piccoli frammenti di reciprocità, assume un ruolo unico la forza della comunicazione, tanto che non possono mancare quelle parole capaci di accendere sentieri di luce anche dentro le più diverse, perché originali in ciascuno, esperienze di tenebra e di male. Alla fine, siamo un po’ tutti fatti così, sbilanciati ora verso il bene, il positivo, ora verso qualcosa di negativo, difficilmente padroni al 100% di noi stessi e di tutto quello che ci capita.
Eppure, c’è qualcosa che potremmo gradualmente imparare a gestire – l’uso della lingua – la capacità cioè di un linguaggio che sempre più si riveste di espressioni di bontà, di tenerezza, di delicatezza. Scegliere ogni volta l’esatto contrario di quando le lingue duellano tra loro, di cattiveria in cattiveria, fino a diventare, le lingue, strumenti che feriscono, che lacerano e, talvolta, uccidono l’identità di una persona.
Quale scelta, allora, se non quella di prendere le distanze dalla rissa delle lingue? Quale espressione di vera responsabilità verso il valore del proprio bene e del bene altrui scegliere di percorrere intensi sentieri di pace, affinché l’uso delle parole possa aprire le menti e i cuori e costruire ponti di comunione? Affinché una sola parola resti per sempre, quella che esprime l’amore del cuore.
Buona settimana.