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Diventare facilitatori del cambiamento ecclesiale

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Tempo di lettura: 3 minuti

L’ACCADEMIA CAMPO BASE DI MISSIONE EMMAUS

In un precedente articolo ‘Essere sherpa nella Chiesa’, abbiamo raccontato come la richiesta da parte di Diocesi, comunità pastorali, congregazioni religiose, associazioni e movimenti ecclesiali, di essere accompagnate in processi di cambiamento è sempre maggiore ma pochi soggetti hanno acquisito competenze in questo ambito. In questo articolo desideriamo condividere il nostro sogno, il progetto Accademia Campo Base.

IL SOGNO ISPIRATIVO

La pastorale ha bisogno di ‘sherpa’:  battezzati che camminano insieme, comunità che con coraggio  esplorano processi per custodire un sogno, capaci di ascolto, cura e segni di liberazione.

L’esperienza e la consapevolezza maturate in questi intensi anni di accompagnamento alle tante realtà pastorali incontrate ci ha portato a concepire questo ‘sogno’: formare una comunità di facilitatori di processi pastorali.

Un ‘sogno’ che si traduce nella proposta dell’Accademia Campo Base: non un corso di formazione ma una comunità di facilitatori che, laddove operano, siano in grado di avviare e accompagnare processi pastorali, offrendo un servizio di consulenza fondato su conoscenze consolidate, sostenendo il discernimento comunitario per far emergere una visione strategica, condividendo competenze metodologiche.

Questo è il sogno ispirativo. Un sogno che nasce dall’aver visto in questi anni laici, sacerdoti e religiose e religiosi, avviare processi di discernimento, elaborare un sogno missionario e attivare gesti, segni di liberazione ecclesiale rispetto a forme storiche non più in grado di permettere loro di vivere e di far vivere il potenziale dell’annuncio evangelico. E sogniamo che queste esperienze possano diffondersi nella Chiesa soprattutto in un tempo come quello che stiamo vivendo dove a volte chi esercita un ministero si sente schiacciato da strutture e progetti, confuso e smarrito dall’esperienza della pandemia oltre che dal cambiamento profondo della realtà socio-culturale in cui la Chiesa è chiamata ad essere profetica esperienza del Regno di Dio.

Proveremo a narrarvi il nostro sogno a partire dal logo che abbiamo pensato per l’Accademia.

 

LA MONTAGNA

C’è una sfida che la realtà ci pone oggi di fronte. Alcuni potrebbero vederci una minaccia, un pericolo come gli esploratori inviati da Mosé, alimentando paure. Si tratta per noi di una prova che possiamo affrontare se non l’affrontiamo da soli. Una impresa che può permetterci di giungere a riempire i nostri occhi di una meraviglia nuova. Non si può tuttavia vivere in alta quota. Raggiungere le vette ci aprirà il cuore e la mente per permetterci di fare ritorno a noi stessi e alle nostre comunità con una volontà rigenerata e libera.

LA TENDA

L’accademia si configura come una rete, una tessitura leggera tra facilitatori, una vera e propria comunità in grado di accogliere chi si arrischia nei cammini di alta quota con il compito di accompagnare altri. Nella tenda si condividono le scoperte, i sentieri più sicuri, le fatiche e gli avvistamenti per facilitare il cammino di tutti.

IL FUOCO

I processi pastorali non basta avviarli, ma come un fuoco occorre accompagnarli e custodirli, tenerli vivi. Quel fuoco rappresenta allo stesso tempo il sogno missionario, frutto di questi processi, da discernere e custodire incarnandolo nella realtà.

IL CAMPO BASE

Un Campo Base è il rifugio o l’accampamento composto da più tende, predisposto dagli scalatori in punti che si trovano più in basso rispetto alle alte vette. Un punto dove partire per la scalata, per rifugiarsi in caso di cattivo tempo ed aspettare il momento buono, per rientrare dopo un’impresa per riposarsi e rifocillarsi al sicuro. Una comunità funziona da campo base che offre le risorse per le spedizioni da accompagnare e richiede il contributo di tutti. Non è luogo di lezioni, ma di ricerca comune di sentieri, anche guardando a chi per primo quelle vie le ha tracciate e percorse, e a chi poi lo ha coraggiosamente seguito.

LO SCOPO

Scopo dell’Accademia è formare e mettere in rete i facilitatori di processi pastorali, una vera e propria ministerialità pastorale di questo tempo. Riteniamo infatti come Centro Studi, che sia il tempo opportuno per generare altri profili simili ai nostri, e di poterlo fare liberamente senza condizionamenti o legami di dipendenza, al fine di sostenere un’azione di accompagnamento nella Chiesa nei diversi luoghi in cui essi operano. Il legame che genera l’Accademia è quello di formarsi insieme, condividere gli apprendimenti, approfondire il tema dei processi. Tutto diventa un rinnovato respiro di Chiesa.

IL PERCORSO INTRO

Per fare parte dell’Accademia è richiesta la partecipazione al Percorso Intro, che aiuterà le persone a scoprire il senso e le caratteristiche principali dei processi pastorali, iniziando ad acquisire competenze sul come avviare tali processi accompagnadoli nel tempo (cos’è un processo pastorale, come far emergere un paradigma e uscirne, come elaborare un sogno missionario e quali modelli, fasi e metodi per accompagnare un cambiamento pastorale, la prassi della sperimentazione). Dopo questo percorso iniziale il Centro Studi Missione Emmaus si prenderà cura di tenere viva la rete dei soggetti formati, animando la comunità dell’Accademia e fornendo mensilmente strumenti, materiali di approfondimento, e periodicamente corsi di studio integrativi e incontri con esperti.

 

Per informazioni info@missioneemmaus.com.