RUMINATIO SINODALE – 07 – I COMPAGNI DI VIAGGIO
Settima ruminatio sinodale sempre sul prima tema del Sinodo universale: i compagni di viaggio.
Per alcuni è proprio così, un viaggio nella vita lungo la propria storia di giorni e di notti, fatto con un po’ di persone davanti e un altro gruppo dietro, a tratti qualcuno accanto. Sostanzialmente un viaggio in solitudine, da affrontare ad ogni passo secondo la misura dei propri piedi e la forza di una meta che smuove e attrae tutti a sé. È esperienza di tutti, quella di ritrovarsi a fianco altri piedi, altre vite, altre menti ed altri cuori, ciascuno con in mano la mappa del suo viaggio e occhi per cercare e per capire se c’è ancora una meta uguale per tutti, qualcosa da condividere oltre la porta della solitudine.
Ma… per chi si incammina con fede lungo il sentiero del viaggio della sua vita, costui avverte che quanto appare invisibile, invisibile proprio non è. Tra i suoi compagni di viaggio c’è anche Gesù, non quello semplicemente storico di un tempo, quello invece che da una storia di dolore e di morte ne è uscito per la porta della risurrezione e della vita e, primo tra i risorti, si ripone accanto al cammino sereno o sofferto, a volte ferito, a volte appassionato, ma sempre unico e speciale dei suoi discepoli.
Un compagno, Gesù, che si fa prossimo, si accorda alla velocità dei nostri passi, accetta di condividere la direzione del viaggio, la nostra; ma più di ogni altra cosa è attento a quello che ci attraversa la mente e ci batte in cuore, alle motivazioni più segrete che ci portano ad affrontare la polvere della strada, ogni strada, ogni polvere e…, ad ogni battito degli occhi, in silenzio, è un Gesù che ascolta.
Più che le sue parole, parlano i fatti, i segni visibili delle sue mani e dei suoi piedi, ferite che non smettono di raccontare come in amore non ci sia limite alcuno e tutto è possibile, anche vivere la propria fragilità come dono incancellabile della propria vita per gli altri, perché la bellezza non smette mai di sussurrare: «Io sono qui e cammino con te!».
Buona settimana.